AVVISO PUBBLICO “Benefici economici a favore dei minori riconosciuti da un solo genitore e provvidenze EX-ONMI” ANNO 2013.
AVVISO PUBBLICO
“Benefici economici a favore dei minori riconosciuti da un solo genitore e provvidenze EX-ONMI” ANNO 2013.
Per i minori nati fuori dal matrimonio e riconosciuti da un solo genitore
La madre o gestante (oltre il 4° mese di gravidanza) di figlio naturale, da lei solo riconosciuto, può fare domanda di contributo economico per l’anno 2013 su apposito modulo, entro e non oltre il 29 Novembre 2013, presso la Comunità Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio, Via Piave n. 12, San Ginesio.
Requisiti di accesso:
- stato civile nubile;
- figlio naturale riconosciuto solo dalla madre o, se gestante, aver compiuto il 4° mese di gravidanza;
- residenza anagrafica presso i Comuni compresi nell’ATS n° 16;
- certificazione ISEE (relativa all’ultima dichiarazione dei redditi presentata) non superiore ad € 6.000,00.
Entità del contributo economico – graduatoria:
l’Ufficio di Piano provvede a stabilire la graduatoria unica di Ambito, con l’indicazione del contributo da concedere sulla base dell’ISEE e del numero di figli illegittimi, tenuto conto delle risorse a disposizione.
L’entità massima del contributo mensile concedibile sarà come di seguito indicato:

Per le famiglie in situazione di grave disagio e già in carico al servizio sociale professionale dei Comuni o dell’ASUR
Le famiglie con figli, interessate, possono fare domanda di contributo economico o di accesso a beni e servizi su apposito modello entro e non oltre il 29 Novembre 2013, presso la Comunità Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio, Via Piave n. 12, San Ginesio.
Requisiti di accesso:
- reddito ISEE (relativa all’ultima dichiarazione dei redditi presentata) pari o inferiore ad € 6.000,00;
- residenza anagrafica presso i Comuni compresi nell’ATS n° 16;
- presenza di una delle seguenti condizioni di disagio:
-
rischio concreto di abbandono per i minori a seguito della situazione di indigenza dell’intero nucleo familiare;
-
decesso, irreperibilità o impossibilità personale dei genitori a provvedere adeguatamente all’assistenza e all’educazione dei figli;
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incapacità, anche economica, per i genitori di minori da 0 a 6 anni, di prestare loro tutte le cure per una razionale educazione;
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rischio per i minori di essere sottoposti, a giudizio del servizio sociale territoriale, a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria.
La proposta di intervento viene effettuata dall’Assistente Sociale che ha in carico la famiglia e deve contenere un Piano di assistenza individualizzato, dal quale emerga con chiarezza la modalità di attuazione dell’intervento (contributo o beni o servizi) e l’obiettivo dello stesso all’interno del più generale PAI. La proposta va presentata al Coordinatore dell’Ambito Sociale che ne valuta e ne decide l’ammissione, la rimodulazione o il rigetto, anche in base al budget disponibile, attivando l’equipe integrata d’Ambito Minori, con la presenza del Responsabile Servizi Sociali del Comune interessato.
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