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L’apertura del centro semiresidenziale è avvenuta il 19 Marzo 1990 in un’ex scuola di campagna, sita in località Gabella Nuova, prima messa a disposizione dal Comune di Sarnano, poi acquistata dalla Comunità Montana.
A causa del sisma del 2016, il Centro Gabella è stato disclocato nella sede di Loro Piceno con servizi fruibili ed accessibili e senza barriere architettoniche.
I destinatari sono persone in situazione di disabilità grave e in età post-scolare, attualmente 10, d’età compresa fra i 18 e i 64 anni.
Gli obiettivi del Centro sono:
v contrastare processi involutivi;
v mantenere livelli di autonomia funzionale;
v accrescere le autonomie personali;
v rafforzare gli apprendimenti scolastici;
v favorire percorsi di formazione occupazionale;
Le funzioni sono:
1. accoglienza;
2. sostegno socio-educativo;
3. riabilitazione integrata;
4. socializzazione;
Il Centro è un importante punto di riferimento per le famiglie interessate a partecipare e promuovere iniziative sociali e ricreative.
IL PERSONALE COINVOLTO A VARIO TITOLO E’ COSTITUITO DA:
n. 2 educatori;
n. 1 personale ausiliario con mansioni di pulizia e cucina (COOP SOC. PARS "PIO CAROSI);
n. 1 assistente sociale (Comunità Montana dei Monti Azzurri);
l’equipe dell’Unità Multidisciplinare dell’Età Adulta AUSL 9;
l’ Associazione AVULSS di Sarnano;
la Croce Rossa Italiana;
I giorni di apertura settimanale sono cinque: dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.15 alle ore 16.15 Il centro resta chiuso per le vacanze natalizie, pasquali ed estive (chiusura 31 luglio e riapertura 1 settembre).
Il servizio di trasporto dei ragazzi frequentanti il Centro utilizza 1 pulmino della Comunità Montana; i ragazzi vengono prelevati direttamente nelle loro abitazioni e durante il trasporto hanno il servizio di accompagnamento.
Al fine anche di facilitare l’ammissione al Centro di nuovi soggetti residenti nel vasto territorio poco collegato nelle zone poco abitate e lontane dai maggiori centri, si sta erogando un servizio di trasporto più funzionale alle esigenze dei giovani frequentanti il Centro Diurno.
Si sta adottando quale strumento di lavoro e di coinvolgimento della famiglia, il diario personale del disabile, a norma della L. 104/92 e della L.R. 18/96, e l’ICF (Classificazione internazionale degli stati funzionali della disabilità e della salute) www.who.int/classification/icf, proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, per integrare la programmazione assistenziale individualizzata già utilizzata.
Le attività quotidiane realizzate sono: affiancamento nella cura del sé e del corpo, conoscenza del denaro e buon uso di esso, esercizi di pregrafismo e grafismo lettura del giornale, disegno con diverse tecniche (colori a dita, tempere, acquarelli), manipolazione e creazione di oggetti in ceramica, das, pasta di sale e altro materiale, attività ludiche e musicali, punto croce punto a giorno, lavoro ai ferri, partecipazione ai lavori domestici.
Le attività esterne che favoriscono l’integrazione sociale nella comunità locale sono:
v organizzazione del soggiorno marino diurno presso lo Stabilimento Balneare “G 7” di Civitanova Marche, per la durata di due settimane. Questa esperienza è molto apprezzata dagli utenti, in quanto s’immergono in un periodo di completo relax: giocano con la sabbia, con la palla, si divertono, fanno passeggiate e bagni;
v varie uscite, (qualcuna anche domenicale) tra cui: pomeriggi trascorsi visitando i comuni limitrofi, Colfano (organizzate da associazioni di volontariato), pomeriggi all’Abbadia di Fiastra, shopping al supermercato, visite settimanali del mercato di Sarnano, ecc.;
v dal mese di maggio 2005 avrà inizio l’attività esterna con cadenza settimanale di ginnastica in acqua per il gruppo dei giovani che utilizzeranno la piscina di Sarnano gestita dall’Associazione Nuoto Tolentino. Infatti l'acqua è un elemento di rieducazione. Ogni persona, fin dalle origini, normodotata o disabile, ha sperimentato la sua attività motoria nell'acqua ed è rimasta nella sua mente come un richiamo fisiologico e ancestrale. Ma per riacquistare la sua acquaticità, deve poter usufruire di uno spazio idoneo che permetta, prioritariamente, di potenziare le sue autonomie;
L'attività in acqua, rappresenta un'esperienza motoria molto importante, da integrare con altre esperienze motorie, in quanto consente al disabile di:
1. Sperimentare i movimenti del proprio corpo, sia globali che segmentari, e migliorare lo sviluppo psicomotorio;
2. Rendere significativi una o più serie di movimenti in virtù di una situazione di causa/effetto immediata tipica dell'ambiente "acqua";
3. Beneficiare degli effetti rilassanti dell'acqua;
4. Acquistare maggior consapevolezza dei propri stati emotivi e dunque svilupparne un maggior controllo;
5. Incrementare la coscienza e la presa di coscienza del proprio corpo e delle sue possibilità di interazione con lo spazio;
6. Vivere momenti di aggregazione e di relazione maggiori e diversi con l'esterno;
7. Aumentare il proprio livello di autonomia sia personale che sociale;
v Nei mesi successivi verrà avviata anche la fisioterapia di gruppo presso il Centro Diurno a cura del personale fornito dalla AUSL N.9.
v Si prevede altresì di realizzare all’interno del Centro un percorso di musicoterapia per persone disabili avvalendosi di una figura esterna esperta nella materia.
Si sta consolidando il rapporto di collaborazione con l’Equipe Multidisciplinare dell’Età Adulta della AUSL 9 in termini di programmazione e verifica semestrale delle attività e di valutazione clinico-psicologica in fase di ammissione delle persone richiedenti.
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